Conto Termico 2.0
Che cos’è il conto termico?
Il Conto Termico 2016, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA.
Il nuovo Conto Termico 2016 è un meccanismo, nel suo complesso, rinnovato rispetto a quello introdotto dal decreto del 2012. Oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese oggi anche le società in house e le cooperative di abitanti), sono stati introdotti nuovi interventi di efficienza energetica. Le variazioni più significative riguardano anche la dimensione degli impianti ammissibili, che è stata aumentata, mentre è stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo.
Altre novità riguardano gli incentivi stessi: sono infatti previsti sia l’innalzamento del limite per la loro erogazione in un’unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi.
Con il Conto Termico 2.0 è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Inoltre, il CT 2.0 consente alle PA di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive sull’efficienza energetica e contribuisce a costruire un “Paese più efficiente”.
Il Conto Termico 2.0 prevede incentivi:
- fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB)
- fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.)
- 𝙛𝙞𝙣𝙤 𝙖𝙡 𝟲𝟱% 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙤𝙢𝙥𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙡𝙤𝙧𝙚, 𝙘𝙖𝙡𝙙𝙖𝙞𝙚 𝙚 𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙖 𝙗𝙞𝙤𝙢𝙖𝙨𝙨𝙖, 𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙢𝙞 𝙞𝙗𝙧𝙞𝙙𝙞 𝙖 𝙥𝙤𝙢𝙥𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙡𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙞𝙢𝙥𝙞𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙨𝙤𝙡𝙖𝙧𝙞 𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙘𝙞;
- il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.